Ma la stampa linocut è sostenibile?
Nel mondo dell’illustrazione e della stampa d’arte, come in altri campi, la sostenibilità sta diventando un tema sempre più importante. Oggi più che mai mi trovo a farmi questa domanda: ma il linocut è davvero sostenibile? Quanto impatto ha una stampa sull’ambiente? La tecnica del linocut, rispetto ad altre forme di stampa, ha il vantaggio di essere realizzata con strumenti semplici e materiali relativamente sostenibili. Vale la pena approfondire l’argomento affrontando gli aspetti riguardanti i materiali utilizzati e l’approccio alla stampa.
Il linoleum: un materiale naturale e biodegradabile
La stampa linocut è una variante più recente della xilografia e ne condivide lo stesso principio: una matrice incisa in rilievo, inchiostrata e stampata manualmente o con un torchio. Il linoleum è un materiale composto da olio di lino, farina di legno, resina e iuta già pronto per l’uso, che non necessita alcun tipo di trattamento preventivo. Inoltre è biodegradabile (se si sceglie un materiale che non contenga plastiche e PVC) e, se smaltito correttamente, ha un impatto ambientale ridotto. Nella xilografia le matrici sono in legno: dal ciliegio al pero, dal tiglio alla betulla fino ad arrivare all’MDF. Se provenienti da foreste certificate, le matrici in legno sono ugualmente sostenibili e più durature nel tempo. Tuttavia non sempre è facile reperire tavole in legno che siano certificate a basso impatto ambientale.
Inchiostri: quali utilizzare?
Veniamo ora agli inchiostri: la scelta di un buon inchiostro è cruciale per la qualità della stampa. Nel mercato esistono inchiostri a base di acqua e inchiostri a base d’olio. Molti inchiostri da stampa tradizionali contengono solventi chimici dannosi per l’ambiente e la salute. Gli inchiostri a base d’acqua sono più facili da pulire e non necessitano solventi particolari: la lastra è lavata sotto acqua corrente tiepida con un sapone di marsiglia poco aggressivo. Attenzione però a non sprecare troppa acqua e optare per degli strofinacci al posto di carta casa per l’asciugatura. Gli inchiostri a base d’olio vegetale, molto spesso etichettati come vegani, sono una buona alternativa agli inchiostri con derivati dal petrolio. Molte marche propongono alternative certificate come sostenibili, occorre fare attenzione agli ingredienti segnalati per non cadere in trappole di marketing.
Carta: riciclata o certificata FSC?
La scelta della carta è fondamentale sia per la resa della stampa che per l’attenzione all’ambiente. Optare per carta riciclata o certificata FSC (Forest Stewardship Council) significa sostenere la gestione responsabile delle foreste. A seconda della resa che si vuole ottenere nel proprio elaborato si può scegliere di utilizzare carta artigianale riciclata oppure carta in cotone o canapa, che hanno un impatto ambientale minore rispetto alla cellulosa tradizionale.
Una scelta sostenibile è acquistare carta da produttori locali o riutilizzare fogli di scarto per le prove di stampa.
Pratiche sostenibili in laboratorio
Ridurre gli sprechi
Utilizzare gli scarti di linoleum per creare piccole matrici o timbri è un ottimo modo per non sprecare materiale. A volte, specie nelle stampe a più colori, ottimizzare lo spazio da incidere per non sprecare nessuna parte della lastra è una scelta sicuramente apprezzata dall’ambiente. Inoltre stampare le prove su vecchi fogli, giornali o cartoncini di recupero prima di passare alla stampa finale è una scelta saggia, considerando il fatto che nella tiratura i primi pezzi sono quelli di assestamento. La prerogativa della stampa è quella di creare un certo numero di elaborati: piccole edizioni numerate invece di stampe eccessive danno più valore alla produzione e sono sintomo di una buona consapevolezza ambientale.
L’uso di strumenti durevoli e riutilizzabili è un punto fondamentale per minori sprechi.
Investire in strumenti di qualità riduce il consumo di materiali usa e getta. Scalpelli e sgorbie di buona qualità sono essenziali per ottenere un buon lavoro. Sono affilabili e al posto di lame usa e getta garantiscono un lavoro eccellente per anni. Stesso discorso vale per i rulli di gomma naturale, più resistenti e meno impattanti rispetto a quelli sintetici. Le lastre di vetro per stendere l’inchiostro invece di supporti plastici, sono recuperabili da scarti e non incidono ambientalmente o economicamente.
Il valore della stampa artigianale e della produzione slow
Veniamo al punto più importante: il valore concettuale della stampa artigianale. La sostenibilità non riguarda solo i materiali, ma anche il modo in cui produciamo e vendiamo le stampe. Per sua natura la stampa linocut si oppone in maniera decisa alla stampa di grandi tirature e questo punto è forse quello che più mi affascina delle tecniche incisorie. Come le altre tecniche, il linocut è fatto di manualità e artigianalità, in netta opposizione alla produzione industriale ad alto impatto ambientale. Creare edizioni limitate e numerate aiuta a valorizzare ogni stampa, l’artista che la realizza e perfino l’acquirente che la compra.
In conclusione la stampa linocut è una tecnica che dà molta soddisfazione a chi la crea e non incide negativamente sull’ambiente che ci circonda. Adottare pratiche sostenibili è possibile con pochi accorgimenti: dalla scelta di materiali eco-friendly alla riduzione degli sprechi in studio. Questo non solo riduce l’impatto ambientale, ma valorizza anche l’aspetto artigianale e unico della stampa d’arte.
Scegliere la stampa linocut con un approccio sostenibile significa riscoprire il valore della lentezza, della manualità e della qualità artigianale, anche se questo potrebbe sembrare anacronistico. La produzione slow non è solo un atto di sostenibilità, ma anche un modo per dare più significato a ogni stampa: ogni incisione racconta una storia di tempo, cura e consapevolezza. In un mondo che corre veloce, rallentare e stampare con tecniche artigianali diventa un gesto di resistenza creativa e rispetto per l’ambiente.